MESOTELIOMA PLEURICO

La Puglia in campo

Per quasi mezzo secolo, a partire dalla fine del secondo conflitto mondiale, in Italia si è fatto largo uso di amianto nell'edilizia. Negli anni del boom economico, l'asbesto era considerato il materiale del futuro per le sue proprietà, in particolare per la sua resistenza al calore e la facilità di lavorazione. Soltanto negli anni '70 si comincia a parlare sempre più insistentemente delle malattie causate da questa sostanza, in particolare dei mesoteliomi. Bisognerà però aspettare il 1992 per la messa al bando dell'amianto che, con la Legge n. 257 di quell'anno, non poteva più essere estratto, commercializzato e utilizzato. Tuttavia, la legge non ha imposto l'immediato smaltimento o inertizzazione dell'amianto: i piani di bonifica sono spesso andati a rilento, così che, ancora oggi, questo materiale continua ad essere presente in molteplici ambienti di vita e di lavoro. Peraltro il mesotelioma pleurico - una delle più gravi malattie causate dall’amianto - si manifesta in molti casi molto tempo dopo l’esposizione al materiale (anche più di quaranta anni più tardi). Per queste ragioni, parlare ancora oggi delle conseguenze dell’amianto sulla salute e di come queste possono essere affrontate resta di grande attualità. Il mesotelioma pleurico è considerato un tumore raro: in Italia rappresenta lo 0,8 % di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo e lo 0,3 % di quelli diagnosticati nelle donne. Tuttavia, anno dopo anno, soprattutto nelle aree maggiormente industrializzate, si continua a registrare un aumento di questa patologia e, proprio a causa del lungo periodo che intercorre tra l’esposizione all’amianto (che provoca circa il 90% di questo genere di tumore) e l’insorgenza del mesotelioma, si prevede un incremento delle diagnosi ancora per alcuni anni. Continuare a studiare questa malattia è di fondamentale importanza perché si tratta di una patologia ancora poco conosciuta: per diversi motivi, gli avanzamenti delle conoscenze e, di conseguenza, delle terapie, procedono con molta difficoltà. Grandi speranze sono riposte nell’impiego dell’immunoterapia, sperimentata negli ultimi anni per trattare i mesoteliomi, soprattutto nei casi in cui non si può intervenire chirurgicamente, ma c’è ancora molto da definire per comprendere meglio i meccanismi di questa malattia e per valutare nuove strategie terapeutiche, da quelle chirurgiche, alla radioterapia alle terapie mediche. La Puglia è particolarmente interessata da questo fenomeno, soprattutto in alcune aree geografiche nelle quali problematiche ambientali e malattie si combinano in maniera preoccupante. Il comune di Taranto, secondo il rapporto del Registro Nazionale dei Mesoteliomi pubblicato dall’Inail, risulta essere uno dei primi comuni pugliesi per incidenza del mesotelioma pleurico. «Proprio per l’alta incidenza di questa patologia nel nostro territorio abbiamo scelto Taranto come sede di una giornata di studio sul mesotelioma della pleura – spiega il dott. Pisconti responsabile scientifico del convegno – Si tratta di una malattia ad alto impatto sociale, e anche per questo è importante fare il punto della situazione con una prospettiva multidisciplinare, concentrandoci sugli aspetti sanitari e terapeutici, cercando nuovi punti di incontro e stimoli di riflessione e ricerca, ma senza tralasciare i risvolti sociali». L’evento prevede una tavola rotonda condotta dal Direttore di Studio100, Walter Baldacconi, cui parteciperanno diverse autorità ed esperti nel settore. È prevista la presenza del Presidente della Regione Puglia, Dott. Michele Emiliano, e del Direttore Generale ASL Taranto, Dott. Vito Gregorio Colacicco. Seguiranno le presentazioni frontali della Dott.ssa Annamaria Catino e del Dott. Gianpiero Romano, sullo stato dell’arte del mesotelioma pleurico e sulle prospettive future, moderate dal Prof. Evaristo Maiello, dal Coordinatore della Rete Oncologica Pugliese Gianmarco Surico e dalle Dott.sse Silvana Leo e Margherita Taddeo. Il convegno è gratuito e aperto a decisori di politiche sanitarie, pazienti, caregiver e cittadini, previa preiscrizione all’Agenzia Agorà. Responsabili scientifici Il Dott. Salvatore Pisconti, Responsabile della Struttura di Oncologia Medica dell’Ospedale San Giuseppe Moscati di Taranto, nonché coordinatore del Dipartimento Jonico-Adriatico della Rete Oncologica Pugliese, e il Dott. Domenico Galletta, Responsabile della Oncologia Medica Toracica dell’IRCCS Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari.

DATA E ORA INIZIO: 29/04/2022 15:00

CITTÀ: Taranto

LUOGO: Banca dei Saperi

INDIRIZZO: piazza Ebalia

DURATA: 3 ore

INFO: Sito web

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